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24/01/13

IL MIGLIOR CONCERTO PER DON BOSCO

L'articolo qui sopra riportato è tratto dal settimanale diocesano di Torino La Voce del Popolo.
La direzione artistica dell'evento musicale, come ogni anno, è stata curata da Stefano Marino, organista titolare della Parrocchia Gesù Adolescente, il quale ha anche presentato, col Parroco Don Elio, il concerto.

L'organo delle Molinette


Grazie all'eccellente manutenzione straordinaria effettuata dall'organaro Roberto Curletto di Vinovo (TO), ritorna a suonare, dopo un lungo periodo di silenzio a causa delle precarie condizioni dello strumento, l'organo costruito dalla Ditta Mola del Collegio Artigianelli di Torino - Direzione tecnica e artistica di Luigi Berutti, dell'ospedale San Giovanni Battista-Molinette della città di Torino.
Esso si trova nella chiesa situata nel cuore dell'ospedale, posto su un'ampia cantoria sopra il portale d'ingresso. Consta di due manuali di 61 note e pedaliera di 32; la trasmissione è interamente pneumatico-tubolare.
La disposizione fonica è così composta:
I Manuale: Principale 8'- Dolce 8'- Ottava 4'- Decimaquinta 2'- Ripieno [6 file]- Flauto 8'- Unda Maris 8'- Tromba 8' (predisposta)
II Manuale: Gamba 8'- Celeste 8'- Bordone 8'- Flauto 4'- Oboe 8'- Tremolo
Pedale: Subbasso 16'- Bordone 8'- Ottava 8'
Unioni, Sub e Super ottave usuali
Crescendo-Decrescendo (staffa), Espressione II Manuale (staffa) [meccanica]

Per maggiori info:
Bottega Organara di Roberto Curletto
Restauro organi antichi e moderni
Via della Rotonda, 20
10048 Vinovo (Torino)
Tel. 011.965.11.29

Organista titolare:
Stefano Marino (e-mail):
stefano_marino88@yahoo.it
Organista collaboratore:
Dario Coppola
 
La Stampa dedica un articolo alla Festa della Filosofia

SE IL FILOSOFO E' RINO GAETANO

Benvenuti alla festa della filosofia dove la speculazione non teme l'urto del concreto e del pragmatico, si lascia inquietare, riflette su cose che appartengono al mondo e alla vita. Benvenuti nel luogo dove, per una volta almeno, accanto a Kant e Hegel e Nietzsche, vengono allineati, come esempio di pensatori, i Beatles e i Pink Floyd, Harry Potter e lo Stanley Kubrick di Arancia Meccanica. E persino quel folletto un po' strampalato di Rino Gaetano. L'appuntamento è per oggi alle 14.30 al Liceo Giusti di piazza Vittorio 13 che, per la disponibilità del preside Davide Onida, si trasforma in "multisala della conoscenza" prestando dieci aule a dieci dibattiti organizzati in occasione della Festa della Filosofia 2008. A guidare l'evento, un comitato che fa capo al prof. Fulvio Salza, docente di Estetica all'Università di Torino, composto da ricercatori, studiosi e docenti inpegnati nel favorire un dialogo tra le discipline filosofiche e altri campi del sapere: arte, religione, psicologia, pensiero orientale, ma anche cinema, rock, pop culture e pop music.

ALLA FESTA DELLA FILOSOFIA CON KANT C'E' RINO GAETANO

Perché, come sostiene Salza, "la filosofia non è quella materia algida e astratta che molti pensano" e la contaminazione con altri linguaggi non ne sminuisce né il senso né la forza. Lui, per esempio, ha scelto di parlare, oggi, da filosofo, del "buon uso dei fantasmi" analizzando quattro famosi racconti: atmosfere gotiche che si stemperano nell'approfondimento portando il lettore-ascoltatore a considerare gli "spiriti" non tanto come paradigmatiche entità persecutorie, ma come elementi positivi, esempi d'un nesso di relazione e di comunità tra vivi e morti.Chi si ricorda della musica satanica che, nell'allarme di alcuni, era portatrice di subliminali messaggi luciferini?Dario Coppola, docente di storia delle religioni nei licei, va controcorrente e parla alla Festa - con l'appoggio d'una band che suonerà dal vivo - di "rock e spiritualità" proponendo una rilettura del legame Uomo-Dio nei testi di alcuni artisti pop e rock dagli Anni Sessanta a oggi. Ecco, allora, i Pink Floyd che inseriscono nelle strofe d'un loro pezzo la rielaborazione del celeberrimo Salmo XXII: "Il Signore è il mio pastore, nulla mi mancherà... con lucenti coltelli mi solleva l'anima". "E a loro - spiega Coppola - fanno eco i Beatles con testi che sono una foresta di simboli: 'Let it be', per esempio - oltre alla notissima 'My sweet Lord' -, in cui si riprende lo stesso salmo biblico aggiungendo un riferimento a Madre Maria che 'viene da me con parole di saggezza e nell'ora dell'oscurità mi sta davanti'".Religiosità, un filo rosso che unisce anche molte canzoni italiane: da De André, a Battiato sino a Rino Gaetano che scandisce "se c'è Dio ci sono anch'io"."Ci sono più cose tra terra e cielo che nella tua filosofia" dice Amleto all'amico Orazio. E' una frase che vuol indicare quanto sia arduo il tentativo d'imprigionare la realtà in una gabbia di concetti, ma che, spesso, diventa lasciapassare per un fiume di confuso misticismo. Anche su quest'aspetto della spiritualità si muove l'indagine del professore di filosofia Luca Debarbieri che, con Clara Speranza e Stefania Todde, terrà, al Giusti, una conferenza-dibattito dedicata a "Visioni d'Oriente": "Oggi la gente ha bisogno d'una via di fuga e la cerca spesso nella contemplazione di quell''Altro' che interpella e sfida il pensiero occidentale". E la banalizzazione, il rifugio in quella sorta di supermarket del mistico dove si affollano maldigerite pratiche religioso-ascetico-contemplative giunte da lontano? "L'erba altrui è sempre più verde. Un esempio è rappresentato dal Libro dei Ching: contiene profondi testi taoisti filtrati attraverso un'interpretazione buddista. Oggi, dai più, viene consultato alla stregua d'un oroscopo".
Renato Rizzo
Questo articolo è tratto da
LA STAMPA del 25/05/2008 (Cronaca di TORINO)

consultare anche
http://www.rilettura.blogspot.com/
http://azionedelpopolo.blogspot.com/2008_05_01_archive.html